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Perché sempre più cinesi rischiano la vita attraversando il Darién Gap?

Scopri le motivazioni che spingono migliaia di cittadini cinesi a intraprendere uno dei viaggi più pericolosi del mondo per raggiungere gli Stati Uniti.
  • Nel 2023, oltre 37.000 cinesi sono stati identificati mentre attraversavano il confine meridionale degli Stati Uniti, un aumento di dieci volte rispetto al periodo pre-pandemia.
  • La disoccupazione giovanile in Cina ha raggiunto un record del 21,3% lo scorso anno, contribuendo alla crescente migrazione.
  • Il numero di migranti cinesi che hanno percorso la rotta del Darién Gap è stato superato solo da venezuelani, ecuadoregni e haitiani, con oltre 500.000 persone che hanno attraversato questa pericolosa rotta nel 2023.

Negli ultimi anni, un numero crescente di cittadini cinesi ha scelto di unirsi al flusso di migranti che attraversano l’America Centrale per raggiungere gli Stati Uniti. Nonostante le distanze e le difficoltà del viaggio, lo scorso anno oltre 37.000 cinesi sono stati identificati mentre attraversavano il confine meridionale degli Stati Uniti, un dato dieci volte superiore rispetto al periodo pre-pandemia.

L’immigrazione cinese verso gli Stati Uniti è stata incentivata dalle politiche governative della “go out policy”, che promuovevano percorsi di istruzione universitaria e visti di lavoro. Tuttavia, per una crescente parte della classe media cinese, queste opzioni sono diventate meno accessibili. Studiare all’estero è diventato costoso e le crescenti tensioni tra USA e Cina hanno reso difficile ottenere un visto. Questa classe media, spesso ben istruita, costituisce ora un nuovo flusso di migranti che attraversano il confine tra Messico e Stati Uniti.

Su Douyin, la versione cinese di TikTok, è in voga l’espressione “runxue” (润学), traducibile come “filosofia della fuga”, che riflette il desiderio di molti cinesi di lasciare il paese. Questa espressione è emersa durante la pandemia, un periodo che ha segnato un punto di svolta per molti cittadini, facendo prendere coscienza dei grandi cambiamenti politici, economici e sociali che la Cina stava attraversando.

Dall’epoca delle riforme di Deng Xiaoping, la Cina è stata retta su un patto sociale pragmatico e stabile: il partito garantiva crescita economica e apertura, ricevendo in cambio la lealtà politica dei cittadini. Tuttavia, due anni di politica zero-COVID hanno intaccato questo patto, intensificando il controllo sociale, chiudendo il paese e lasciando un’economia zoppicante. Di conseguenza, spostarsi all’estero è diventata un’idea sempre più diffusa.

Le Difficoltà Economiche in Cina e la Crescente Migrazione

Negli ultimi due decenni, il cittadino di ceto medio cinese ha mostrato poco interesse a migrare all’estero, soprattutto irregolarmente attraverso pericolose rotte gestite dal crimine organizzato. La Repubblica Popolare non fornisce statistiche sul numero di cittadini che ogni anno lasciano il paese, ma secondo dati delle Nazioni Unite, tra il 2022 e il 2023, il flusso netto di persone che hanno lasciato la Cina si attesta sulle circa 300.000 persone, un drastico aumento rispetto alla media di 190.000 persone all’anno del decennio precedente.

Prima a scappare erano principalmente dissidenti politici, ma oggi si è aggiunta una componente importante di cinesi disillusi, dubbiosi che la Cina possa offrire un futuro di benessere e opportunità. Nel 2023, la crescita economica cinese è stata del 5,2%, sopra le previsioni del partito, ma al di sotto delle stime di osservatori internazionali come il Rhodium Group, che parlano di un tasso di crescita tra il 3 e il 3,5%. Per un paese abituato a tassi di crescita elevati, questo scenario solleva preoccupazioni.

L’economia cinese aveva iniziato a crescere a ritmi più moderati già da alcuni anni prima della pandemia, ma negli ultimi quattro anni si sono sovrapposte ulteriori questioni pressanti, come la disoccupazione giovanile, che l’anno scorso ha raggiunto il livello record del 21,3%, prima che il governo interrompesse la pubblicazione della statistica per introdurre una nuova metodologia. Molte aziende del settore privato, nonostante la ripresa, sono restie ad assumere.

Oltre alle difficoltà della ripresa post-pandemica, il settore privato ha dovuto misurarsi con crescenti restrizioni normative imposte dal governo, che hanno provocato pesanti perdite di posti di lavoro in vari ambiti, dall’istruzione e tutoraggio privato alla tecnologia e all’immobiliare, settori che impiegano milioni di giovani che escono dalle università cinesi.

Il Pericoloso Viaggio Attraverso il Darién Gap

Davanti alle grandi sfide economiche che la Cina dovrà affrontare nei prossimi anni, sempre più cinesi sentono il peso dell’incertezza sui loro progetti futuri. Per molte persone, questa incertezza sta diventando una motivazione per intraprendere un viaggio che rischia la vita. Lo scorso anno, secondo le autorità panamensi, il numero di migranti cinesi che hanno percorso la rotta del Darién Gap è stato superato solo da venezuelani, ecuadoregni e haitiani.

Questa rotta migratoria, attraversata da più di 500.000 persone lo scorso anno, è considerata una delle più pericolose al mondo, sia per le caratteristiche geografiche che per la presenza di criminalità organizzata. Si tratta di un passaggio remoto, senza strade, costituito da oltre novantasette chilometri di fitta foresta pluviale che separano la Colombia da Panama, un passaggio obbligato per chi dal Sudamerica vuole raggiungere il confine statunitense.

Le interviste a migranti cinesi condotte da Reuters indicano i social media come principale fonte di riferimento sul viaggio. Sebbene i social possano fornire ai migranti informazioni preziose, possono anche trasmettere un’immagine inesatta dei potenziali pericoli. Il lungo viaggio verso il confine statunitense inizia con un volo per Quito, in Ecuador, punto di accesso privilegiato per i migranti cinesi grazie alle politiche di ingresso agevolato che non richiedono un visto. Il viaggio prosegue attraversando a piedi otto Paesi dell’America Latina e Centrale che separano l’Ecuador dal confine statunitense.

Molti migranti cinesi in viaggio si affidano a “smugglers”, spesso connessi a gruppi criminali nella Cina continentale, che li assistono nei tratti più pericolosi del tragitto, specialmente nella giungla tra Colombia e Panama, nel famigerato Darién Gap. Una volta raggiunti gli Stati Uniti, si consegnano agli agenti di frontiera e presentano richiesta d’asilo. Sebbene alcuni non riescano a superare il viaggio, molti hanno successo e condividono le loro storie sui social media, contribuendo a incentivare futuri tentativi da parte dei loro connazionali.

La Complessa Situazione dei Migranti nel Darién Gap

Il Darién Gap non è un luogo adatto ai bambini. Ted Chaiban, vice-direttore generale dell’UNICEF, ha dichiarato che da gennaio ad oggi 174.000 migranti, di cui oltre 30.000 minorenni, hanno attraversato la giungla tra Colombia e Panama per fuggire dalla violenza e dalla crisi socioeconomica nei loro Paesi di origine, soprattutto Venezuela, Ecuador e Haiti, nella speranza di raggiungere gli Stati Uniti.

La regione del Darién, confine naturale tra l’America Centrale e il Sudamerica, è una delle più dure al mondo. Il neo-presidente panamense José Raúl Mulino ha promesso un “pugno di ferro” e ha assicurato che il corridoio verrà chiuso. Tuttavia, l’esodo è inarrestabile. Secondo il servizio nazionale per la migrazione, nei primi sei giorni di giugno sono arrivate 4.499 persone, di cui 901 minori. I dati dell’UNICEF dimostrano un aumento del 40% rispetto allo scorso anno, con circa 2.000 bambini non accompagnati.

Molti migranti muoiono durante il viaggio, e quelli che sopravvivono arrivano malati, affamati, disidratati e spesso con ferite e infezioni in disperato bisogno di assistenza. La presenza di gruppi criminali organizzati che esercitano violenza fisica e psicologica contro i migranti, con estorsioni, intimidazioni, umiliazioni, torture e rapine, rende il viaggio ancora più pericoloso.

Il Darién Gap è un passaggio remoto, senza strade, costituito da oltre novantasette chilometri di fitta foresta pluviale che separano la Colombia da Panama. Questo tratto, al confine tra Panama e Colombia, è considerato troppo ostile per essere asfaltato. Le montagne ripide, le paludi fangose, i livelli di umidità elevati, i serpenti velenosi, i giaguari e i puma rendono il passaggio estremamente pericoloso.

Bullet Executive Summary

In conclusione, la crescente migrazione dei cittadini cinesi attraverso il Darién Gap rappresenta un fenomeno complesso e pericoloso. Le difficoltà economiche in Cina, unite alle crescenti tensioni geopolitiche e alle restrizioni sui visti, stanno spingendo sempre più persone a intraprendere questo viaggio rischioso. La rotta del Darién Gap, attraversata da oltre 500.000 persone lo scorso anno, è una delle più pericolose al mondo, con una presenza significativa di criminalità organizzata e condizioni geografiche estreme.

Per quanto riguarda l’invecchiamento e la cura, è importante notare che la migrazione può avere un impatto significativo sulla salute e sul benessere dei migranti, specialmente per i più vulnerabili come i bambini e gli anziani. La mancanza di accesso a cure mediche adeguate durante il viaggio può portare a gravi conseguenze per la salute.

Dal punto di vista delle migrazioni, è fondamentale creare percorsi sicuri e legali per i migranti, in modo da ridurre i rischi associati ai viaggi irregolari e combattere il traffico di esseri umani. Le politiche migratorie devono essere inclusive e rispettare i diritti umani, offrendo opportunità di asilo e integrazione per coloro che fuggono da situazioni di crisi.

Infine, la sicurezza della società e le guerre sono temi strettamente legati alla migrazione. La presenza di gruppi criminali organizzati lungo le rotte migratorie rappresenta una minaccia significativa per la sicurezza dei migranti e delle comunità locali. È essenziale rafforzare la cooperazione internazionale per combattere il crimine organizzato e proteggere i diritti dei migranti.

In sintesi, la migrazione attraverso il Darién Gap è un fenomeno complesso che richiede una risposta globale e coordinata, basata sul rispetto dei diritti umani e sulla creazione di percorsi sicuri e legali per i migranti.


Articolo e immagini generati dall’AI, senza interventi da parte dell’essere umano. Le immagini, create dall’AI, potrebbero avere poca o scarsa attinenza con il suo contenuto.(scopri di più)
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