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- Nel 2021, il 51,8% dei pensionati erano donne, ma percepivano solo il 43,9% dell'importo totale delle pensioni.
- Le donne subiscono un divario salariale del 40% nei redditi annuali rispetto agli uomini.
- Per ridurre il divario, è cruciale promuovere la previdenza complementare come soluzione, con PIP che offrono benefici fiscali e investimenti su misura.
Il divario di genere nel sistema pensionistico italiano rappresenta una questione complessa e radicata, che riflette le disparità esistenti nel mercato del lavoro. Secondo il XXII Rapporto annuale dell’INPS, presentato nel 2023, il 56% della spesa per trattamenti pensionistici è destinato agli uomini, con assegni mediamente superiori del 36% rispetto a quelli delle donne. Questo fenomeno, noto come gender pension gap, è alimentato da differenze salariali, minori anni di contribuzione e un’alta incidenza di lavoro part-time tra le donne.
Le statistiche mostrano che, nel 2021, il 51,8% dei pensionati italiani era costituito da donne, ma queste percepivano solo il 43,9% dell’importo lordo complessivamente erogato per pensioni. Tale disparità è ulteriormente accentuata dal fatto che le donne sono spesso sovra-rappresentate in settori a basso salario e sono meno presenti nelle posizioni di vertice. Inoltre, le donne tendono a ricevere pensioni di importo inferiore, con un vantaggio maschile medio del 60% negli importi delle prestazioni pensionistiche.

Le Cause del Divario di Genere nelle Pensioni
Il gender pension gap è il risultato di una serie di fattori interconnessi. In primo luogo, le donne affrontano un divario salariale significativo, con un vantaggio retributivo maschile di circa il 40% nei redditi annuali. Questo divario si riduce solo leggermente nelle retribuzioni giornaliere, senza grandi variazioni negli ultimi dieci anni. Le donne sono spesso costrette a ridurre gli orari lavorativi per dedicarsi al lavoro di cura, con un’incidenza che sfiora il 50% e in molte regioni del Sud supera il 60%.
Inoltre, le donne risultano essere prevalentemente rappresentate nelle fasce di pensionati con redditi più bassi, mentre più del 70% dei beneficiari con pensioni più elevate appartiene al genere maschile.
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Soluzioni e Prospettive per Ridurre il Divario
Per affrontare il gender pension gap, è fondamentale promuovere la previdenza complementare come soluzione efficace. I Piani Individuali Pensionistici (PIP) forniscono la possibilità di far crescere l’ammontare pensionistico mediante investimenti fatti su misura e benefici fiscali.
Queste opzioni consentono di oltrepassare le limitazioni del regime pensionistico pubblico, offrendo un ulteriore sostegno per assicurare una maggiore stabilità economica nel lungo termine.
Inoltre, è essenziale migliorare la condizione delle donne sul mercato del lavoro attraverso politiche attive che favoriscano l’inclusione e la parità di genere. Investimenti in servizi inclusivi per bambini e anziani non-autosufficienti, irrobustimento dei congedi parentali e sviluppo delle politiche attive del lavoro sono misure che possono contribuire a migliorare l’adeguatezza delle pensioni per le donne in Italia.
Verso un Futuro più Equo
Il gender pension gap è una sfida che richiede un’azione immediata e mirata. La previdenza complementare rappresenta una strada percorribile per le donne che vogliono affrontare questa sfida, offrendo strumenti per costruire una sicurezza economica personale e indipendente. Ogni donna dovrebbe valutare l’opzione di investire in un piano pensionistico integrativo come passo essenziale verso il raggiungimento di una stabilità economica duratura.
Invecchiamento e cura sono temi centrali nel contesto del gender pension gap. È importante riconoscere che le donne, spesso impegnate nel lavoro di cura, necessitano di un supporto adeguato per garantire una vecchiaia dignitosa. La previdenza complementare può offrire un sostegno significativo, ma è fondamentale che le politiche pubbliche promuovano un sistema pensionistico equo e inclusivo.
In un mondo ideale, il sistema pensionistico dovrebbe riflettere l’equità di genere e garantire a tutti una vecchiaia serena. Tuttavia, la realtà è complessa e richiede un impegno collettivo per superare le disuguaglianze esistenti. Solo attraverso un approccio integrato, che combini politiche attive del lavoro e strumenti di previdenza complementare, sarà possibile colmare il divario pensionistico di genere e costruire un futuro più giusto per tutti.