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- All'inizio del millennio, circa il 36% degli italiani si recava a messa ogni settimana. Oggi, quella percentuale si attesta intorno al 18%
- Il concetto di idolatria del denaro è utile per definire uno stato di nichilismo avanzato che, soprattutto nelle classi dirigenti, ha sostituito i valori democratici
- Il declino religioso in Italia è un dato di fatto inoppugnabile. La Chiesa si trova di fronte a una sfida epocale
L’immagine delle chiese italiane piene di fedeli è sempre più un ricordo del passato. Quello che fino a qualche decennio fa era un pilastro indiscusso dell’identità nazionale e occidentale, oggi si sgretola di fronte alla postmodernità. La secolarizzazione avanza inesorabile. Ma cosa sta succedendo esattamente? E cosa c’entra la controversa teoria della “Religione Zero” di Emmanuel Todd?
In questo articolo, esploreremo le cause e le conseguenze del profondo declino religioso in Italia, analizzando i dati concreti e le prospettive future della Chiesa cattolica e della società occidentale.
I numeri parlano chiaro
Negli ultimi 25 anni, il panorama religioso italiano è stato rivoluzionato. I dati ISTAT e Censis confermano una tendenza al ribasso che non accenna a fermarsi.
All’inizio degli anni 2000, circa il 36% degli italiani si recava a messa ogni settimana. Oggi, quella percentuale si attesta intorno al 18% della popolazione. Un calo del 50% in un quarto di secolo.
Parallelamente, è cresciuta a dismisura la quota di coloro che si definiscono atei o agnostici, superando il 15% della popolazione.
Il divario è generazionale. Sebbene il calo sia trasversale, sono i giovani (18-34 anni) a disertare maggiormente le chiese, con tassi di pratica settimanale che a volte non superano il 10%.
Questi numeri non sono solo statistiche: raccontano una trasformazione sociale e culturale radicale.

“La sconfitta dell’Occidente” e la teoria della “Religione Zero” di Emmanuel Todd
Per comprendere il fenomeno su scala più ampia, è utile citare l’antropologo francese Emmanuel Todd (che aveva già previsto il crollo dell’Unione Sovietica) e il suo libro “La sconfitta dell’Occidente“. Todd offre una chiave di lettura provocatoria: il declino non è solo religioso, ma è la radice stessa della crisi occidentale.
Cosa si intende per “Religione Zero”?
“Religione Zero” è l’espressione con cui Todd descrive uno stato di nichilismo avanzato che ha sostituito i tradizionali valori democratico-cristiani. L’Occidente, secondo l’autore, ha venduto la sua anima, lasciando un vuoto che viene riempito da un unico, onnipresente culto moderno
- L’Idolatria del Denaro: L’unica fede rimasta è quella nell’economia di mercato e nel materialismo.
Senza un sistema di valori condiviso e trascendente, le società occidentali si smarriscono a causa dell’assenza di uno scopo collettivo. Secondo Todd, questo vuoto spirituale ha conseguenze concrete, come il declino demografico (meno nascite) e la perdita di centralità dell’Occidente sullo scacchiere geopolitico mondiale a favore di potenze con identità culturali più solide, come la Russia o la Cina.
Le cause della secolarizzazione
Perché le chiese si svuotano?
Il declino della Chiesa cattolica in Italia e in Europa è un fenomeno complesso, guidato da molteplici fattori
- Modernizzazione e Laicizzazione: L’avanzare della scienza, l’urbanizzazione e l’istruzione di massa hanno spesso portato a una messa in discussione dell’autorità ecclesiastica.
- Crisi di Credibilità: Scandali (come quelli legati agli abusi) e una certa distanza percepita tra la gerarchia ecclesiastica e la vita quotidiana delle persone hanno eroso la fiducia.
- Individualismo: La società odierna è più individualista e molte persone preferiscono un percorso spirituale autonomo rispetto alla frequentazione della messa comunitaria.
Zero religione per l’Italia?
Il declino religioso in Italia è un dato di fatto inoppugnabile. I numeri indicano che la “religione zero” di cui parla Todd è una realtà che permea sempre più il tessuto sociale italiano.
La Chiesa si trova di fronte a una sfida epocale: come riconnettersi con una società che sembra aver smarrito, o forse superato, il bisogno di pratiche religiose tradizionali? Probabilmente il futuro sarà caratterizzato da un’Italia ancora culturalmente legata al cattolicesimo, ma con una partecipazione attiva sempre più ridotta.









